Prosa. Nel paese di mia madre
Palme da dattero, i frutti erano di un raffinato color ebano, frastagliavano il cielo limpido. Luminose e rare gocce gialle di fiori delicati e piccoli spezzavano la monotonia del terreno arido e spento mentre vasti campi di grano e farro coprivano con altera imponenza l’orizzonte.
Alnif era lontana dallo splendore dei campi verdi e rigogliosi del Rif.
La sua terra era piccola e misera e le case di argilla rossa povere e i rovina, ma il sole che arrogante invadeva ogni suo angolo, ogni sua via, la rendeva l’incontrastata città del sole.
Era bella Alnif.
La luna, una volta scesa la notte, si spogliava di ogni veste e nuda, piena si mostrava al mondo con sfacciata bellezza.
Protetta dalle sue fidate ancelle si dava con impetuosa passione all’immenso e dorato deserto, colorandolo di una luce argentata e viva.
Salma El Bourkhissi 4M